Spesso, in seguito a marcato calo di peso, o, più semplicemente, con l’aumentare dell’età, si può verificare un rilassamento a livello delle braccia, con eccesso di cute. Tale eccedenza, particolarmente visibile quando le braccia sono sollevate o distese, si può estendere dal gomito all’ascella.
Molto spesso la riduzione volumetrica delle braccia può essere eseguita semplicemente mediante una liposuzione; questo accade quando la cute è sufficientemente elastica e non vi è troppo tessuto adiposo da asportare.
Nel caso in cui, a causa dell’eccesso di cute rilassata, la sola liposuzione non sia sufficiente a diminuire il volume dell’arto, si ricorre all’intervento di lifting delle braccia. Esso comporta l’asportazione di una quantità di tessuto cutaneo sufficiente a ricreare una forma armonica e piacevole nell’arto.
A volte le due tecniche si associano.
L’intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale, in regime di Day-hospital o con una notte di ricovero.
L’incisione viene effettuata sulla regione interna delle braccia e può estendersi dal gomito all’ascella, raggiungendo talvolta la zona toracica, nei casi più gravi di pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica (dell’obesità).
Se l’entità della correzione da eseguire è minima, le cicatrici possono avere un’ estensione minore con partenza dalla regione ascellare.
Al termine dell’intervento la ferita chirurgica verrà chiusa mediante punti di sutura e l’applicazione di cerotti.
Alla fine dell’intervento verrà fatta indossare una opportuna guaina elastica. Essa dovrà essere portata per circa un mese e nei primi 15 giorni anche la notte, ciò per permettere una omogenea cicatrizzazione.
Una normale attività fisica quotidiana potrà essere ripresa a distanza di 5-6 giorni dall’intervento, cercando, comunque, di ridurre l’ampiezza dei movimenti dell’arto superiore per 20 giorni. La guida dell’automobile potrà essere ripresa non prima di 10-15 giorni e gli sport dopo circa un mese. Dopo 30 giorni si possono effettuare massaggi delle aree trattate in modo da aiutare l’eliminazione del gonfiore ancora presente e l’omogenizzazione della cicatrizzazione.
Le cicatrici saranno rilevate ed arrossate per alcuni mesi, quindi, a poco a poco si schiariranno e si appiattiranno. Per favorire questo processo esse non dovranno essere esposte al sole nei primi 6 mesi.
I risultati sono fin da subito apprezzabili, anche se non è possibile ripristinare la compattezza e la tensione della cute presenti in gioventù.
La cicatrice risultante dall’intervento sarà nascosta sulla superficie interna del braccio o nell’ascella e, pertanto, poco visibile.
Le complicanze che si possono verificare, in verità poco frequenti, sono quelle generiche di ogni intervento chirurgico quali l’infezione, la raccolta di siero (sieroma) o di sangue (ematoma) a cui si devono aggiungere la diminuzione della sensibilità delle regioni interne delle braccia e la formazione di cicatrici ipertrofiche o cheloidee. Quest’ultimo fenomeno non è prevedibile, in quanto si tratta di una reazione soggettiva dell’organismo allo stress chirurgico.
E’ possibile che col passare del tempo o per un’eccessiva attività fisica a livello degli arti superiori, le cicatrici possano allargarsi.
Inoltre si può avere temporaneamente un certo grado di gonfiore delle zone trattate per la compromissione delle vie di drenaggio linfatico, ma tutto ciò torna alla normalità nel giro di alcuni mesi spontaneamente o mediante massaggi.